LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo proposto da Rosanna Varoli
Il rosso e il nero

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
Il rosso e il nero
(a Pier Paolo Pasolini)


Mario operaio immigrato, comunista,
ucciso dall’odio e dalla violenza dei fascisti,
la giustizia proletaria ti vendicherà.
25 Agosto 1972.

Il colpo secco atroce a tradimento:
da terra ho visto il cielo farsi nero
- le fauci orrende pronte ad inghiottirmi-
poi il nulla è stato tutto, e sono andato.
Ora io sono il viaggio in cui mi perdo,
la voce che non parla se mi ascolti:
di me, e dei miei diciannove anni
non resta che una targa in un parcheggio,
quattro parole fanfarone e vane
tra gas di scarico, cartacce e vuoti
non meno a perdere di me e di tutti:
dissolti i miei compagni, oscuri gli altri,
non capiranno mai, non capiremo
che rossi e neri insieme e senza tregua
abbiamo nutrito e ingrassato e reso
eterno chi ci spingeva al macello,
spargendoci come fiches a buon prezzo
sopra il tavolo di un gioco truccato
in cui vinceva solamente il banco.
E non parlate d’odio e di vendetta:
in questo buco di piscio e cemento
io solo ne ho diritto, e non mi serve,
ché queste sono sciocchezze da vivi,
troppo fessi per non scriverne, ma poi
troppo occupati per farla davvero.
Avremo altri notai; io resto solo,
guardo il mio sangue con disinteresse,
e mentre il cielo sopra i tetti stinge,
le fauci si riaprono sul mondo,
la vita ci risputa al suo daffare;
alle finestre la città si sveglia
un giorno ancora al profumo del pane.

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.